Interview

Quattro domande chiave sull’audit prudenziale per l'esercizio 2024 a Ralph Frey, direttore dell'organismo di vigilanza AOOS. 
 

Ralph Frey
Direttore, AOOS                                                                        

 

Quali sono i punti principali da menzionare in merito all’audit per l'esercizio finanziario 2023?

Gli organismi di vigilanza esercitano la vigilanza prudenziale sugli istituti finanziari ad essi affiliati. Quest’audit prudenziale è molto più completo delle precedenti revisioni degli OAD. Oltre alla legge sul riciclaggio di denaro, che esiste da molto tempo, e alle importanti conoscenze che ne derivano, l'effettiva attuazione delle nuove aree di vigilanza della LSerFi e della LIsFi può rappresentare una sfida per gli istituti finanziari.  Durante questo periodo di audit, in molti casi sono emerse, per esempio, alcune questioni interpretative relative ai fondi propri necessari e al capitale minimo previsti dalla LIsFi o all'effettiva implementazione e documentazione del sistema di controllo interno.  I processi interni definiti durante la procedura di autorizzazione devono ora essere ora applicati nella pratica e le ottimizzazioni sono del tutto consentite.  Le modifiche organizzative devono tuttavia rispettare l'obbligo della FINMA di ottenere un'autorizzazione preventiva. In alcuni casi, i gestori patrimoniali e i trustee non l'hanno fatto o non l'hanno fatto in tempo utile.

 

Come deve essere gestito il rapporto tra le parti coinvolte (organismo di vigilanza, auditor, gestore patrimoniale) nel processo di audit?

Il sistema di collaborazione con le società di audit esterne e i lead auditor, preventivamente approvati dall'AOOS, si è dimostrato valido.  La società di audit scelta dal gestore patrimoniale o dal trustee deve effettuare un audit annuale nel corso dei primi due anni.  L'AOOS esamina i risultati in dettaglio; la plausibilità dei dati è essenziale per determinare correttamente il rating di rischio.  Se necessario, l'AOOS può ricorrere in qualsiasi momento ad altri strumenti di vigilanza, come un ulteriore audit, una riunione di vigilanza o la fissazione di un termine per il ripristino della conformità alla legge e ai regolamenti.  Manteniamo inoltre contatti regolari con le società di audit e le nostre affiliate.

 

Quali sono le possibilità che un gestore patrimoniale benefici di un ciclo di audit pluriennale e quali vantaggi finanziari potrebbe trarne?

L'AOOS stabilisce un rating di rischio per ogni gestore patrimoniale e trustee. Il gestore potrebbe quindi ottenere un ciclo di audit pluriennale e dover fornire un'autodichiarazione all'organismo di vigilanza solo durante gli esercizi non sottoposti ad audit.  Tuttavia, il tempo necessario per redigere l'autodichiarazione, il cui contenuto si basa sul rapporto di audit, non deve essere sottovalutato.  In definitiva, l'intensità della vigilanza corrente dipende dal rating di rischio dell'affiliato.  I primi affiliati si trovano già in un ciclo di audit pluriennale. Tuttavia, poiché in linea di principio tale audit copre sempre l'intero periodo trascorso dall'ultimo audit, i costi per le società di audit non dovrebbero essere significativamente inferiori.

 

Quali consigli darebbe ai gestori patrimoniali per prepararsi ai futuri audit?

L'audit prudenziale è un'interazione tra gli istituti finanziari e la società di audit.  Se i gestori patrimoniali e i trustee comprendono ciò che i lead auditor devono esaminare nell'ambito dell'audit strutturato previsto dall’OV, nulla impedisce in linea di principio un audit efficace.  Quanto meglio l'audit è preparato, tanto più velocemente gli auditor possono raccogliere la documentazione necessaria, preparare i documenti di lavoro e trasferirli nel modello di rapporto di audit elettronico dell'AOOS.  Una buona preparazione consente anche di selezionare correttamente la dimensione del campione imposta dall'AOOS.  È quindi essenziale non aspettare la data dell’audit per prepararsi, ma farlo in anticipo. Infine, molte società di audit utilizzano liste di preparazione per assicurarsi di avere tutti i documenti e i dati necessari per l’audit prudenziale. Se queste istruzioni vengono rispettate, non dovrebbero esserci inutili oneri aggiuntivi per entrambe le parti.