Autorizzazione per gestori patrimoniali: agire ora!

Il termine triennale per gestori patrimoniali e trustee per la presentazione di una richiesta di autorizzazione alla FINMA scade il 31 dicembre 2022, ovvero tra meno di sette mesi.

 

Di Kenneth Ukoh
Gestori patrimoniali e trustee, Divisione Asset Management, FINMA

 

In vista dell’approssimarsi della scadenza del termine transitorio, il 4 maggio 2022 la FINMA ha pubblicato una Comunicazione sulla vigilanza Tabella di marcia concernente il processo di autorizzazione di gestori patrimoniali e trustee in cui sono riportati l’iter del processo di autorizzazione, le tappe necessarie e i termini per l’ottenimento di un’autorizzazione. A fine maggio solo 500 istituti avevano presentato una richiesta di autorizzazione completa alla FINMA. Di queste, la FINMA ne ha già approvate 300.

Il termine legale transitorio non può essere prorogato dalla FINMA. Il termine può essere esteso solo in singoli casi per gli istituti che abbiano adottato in tempo utile tutte le misure necessarie e il cui mancato rispetto non sia dovuto a loro colpa. Gli istituti sono pertanto chiamati a perseguire da subito un modello aziendale sostenibile e a preparare il terreno per la prosecuzione o la cessazione dell’attività a partire dal 1o gennaio 2023. Sebbene attualmente gran parte del settore intenda tuttora presentare una richiesta di autorizzazione, circa 400 istituti hanno già comunicato alla FINMA che non richiederanno un’autorizzazione poiché sono in procinto di cessare o riorganizzare la loro attività commerciale. Anche chi rinuncia a presentare una richiesta di autorizzazione è tenuto a comunicarlo alla FINMA, per evitare accertamenti superflui.

Chi avrà presentato una richiesta di autorizzazione alla FINMA entro la fine del 2022 potrà proseguire l’attività commerciale e chi trasmette prima la richiesta entro il 30 giugno 2022 a un organismo di vigilanza (OV) sarà ben preparato. Gli istituti che si interfacceranno con l’OV solo in seguito rischieranno, in caso di ritardi nell’iter, di non rispettare il termine legale alla fine dell’anno. Il mancato rispetto del termine per un istituto configura l’esercizio di un’attività illecita a partire dal 1o gennaio 2023, nel qual caso la FINMA sarà tenuta a svolgere accertamenti e ad adottare le opportune misure. Il mancato rispetto del termine per un istituto ha conseguenze in materia di vigilanza e di diritto penale.

Affinché il processo possa svolgersi senza intoppi presso l’OV, e in seguito presso la FINMA, la richiesta di autorizzazione deve essere preparata con diligenza. È inoltre necessario ottemperare alle istruzioni degli OV che effettuano l’esame preliminare della richiesta di autorizzazione secondo le disposizioni della FINMA. Una richiesta di autorizzazione di elevata qualità permette di risparmiare sui costi e di ottenere un’approvazione in tempi rapidi. Anche le piccole imprese hanno già gestito con successo il percorso verso l’autorizzazione FINMA.

In considerazione della sua reputazione e del riconoscimento sulla piazza finanziaria, il settore ha interesse a che gli istituti che non agiscono in modo serio non ottengano alcuna autorizzazione e che escano dal mercato. Sia la clientela che le banche depositarie verificheranno con attenzione il proprio rapporto commerciale con gli istituti che non avranno rispettato il termine. Gli istituti che hanno già avviato il processo di autorizzazione sono chiaramente avvantaggiati. Per gli altri, è il momento di agire!

 

Kenneth Ukoh

Gestori patrimoniali e trustee
Divisione Asset Management