La FINMA condivide esperienze e conclusioni tratte dalle prime procedure di autorizzazione

Seminario sui gestori patrimoniali e i trustee:

“La maggior parte degli istituti, gli OV e la FINMA hanno ancora molto lavoro da compiere”

In occasione di un seminario virtuale tenutosi all’inizio dell’anno, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA ha preso contatto con i gestori patrimoniali e i trustee per condividere le esperienze e conclusioni tratte dalle prime procedure di autorizzazione. Oltre 1200 persone hanno partecipato all’evento.

 

Di Philip Hinsen
Direttore ad interim della divisione Asset Management, FINMA

 

I gestori patrimoniali e i trustee necessitano di un’autorizzazione della FINMA dopo l’entrata in vigore della legge sugli istituti finanziari (LIsFi), avvenuta il 1 gennaio 2020. Devono depositare una richiesta di autorizzazione entro la fine del 2022 e provare a tal fine che sono affiliati a un organismo di vigilanza (OV). In vista della prossima fine del periodo di transizione, il processo di autorizzazione diventa una questione di scottante attualità per gli istituti interessati. La conferenza virtuale ha suscitato quindi grande interesse e circa 1200 persone vi hanno partecipato.

Philip Hinsen, direttore ad interim del servizio responsabile del processo di autorizzazione, la divisione Asset Management, ha dichiarato: "A fine gennaio avevamo ricevuto circa 300 richieste, che rappresentano un po’ più del 10% di quelle annunciate. Durante lo stesso periodo, la FINMA ha autorizzato 152 gestori patrimoniali e 5 trustee. Ciò significa anche che per la maggior parte degli istituti, gli OV e la FINMA, la mole di lavoro maggiore resta ancora da svolgere. Raccomandiamo agli istituti di esaminare accuratamente le nuove esigenze e di prendere le disposizioni necessarie in tempo utile. La FINMA è pronta a trattare tali richieste."

La FINMA ha sottolineato nuovamente che, per rispettare il termine legale, gli istituti dovrebbero depositare la richiesta presso il loro OV il prima possibile e al più tardi il 30 giugno 2022. È emerso, inoltre, che gli OV e la FINMA prevedono due ondate di richieste, una all’inizio dell’estate e l’altra alla fine del 2022. Gli istituti che inoltreranno le richieste nel mezzo di questi periodi rischiano di dover affrontare tempi di trattamento più lunghi.

La qualità della richiesta è determinante

L’esperienza maturata fino ad oggi dimostra che i costi e la durata di trattamento delle richieste di autorizzazione sono variabili: la qualità della richiesta è decisiva e gli istituti possono influire su tale qualità in maniera determinante preparando accuratamente la loro richiesta.

Oltre a ciò, e aspettative riguardanti la richiesta di autorizzazione e le disposizioni necessarie per i modelli aziendali con rischi elevati sono state in seguito illustrate attraverso esempi delle procedure di autorizzazione precedenti. La FINMA si è soffermata, inoltre, sul tema della “Suitability”. È stata esaminata in particolare la corretta applicazione dei nuovi obblighi per quanto riguarda l’utilizzo di prodotti propri e il trattamento delle retrocessioni. Il processo di autorizzazione dei trustee è stato un altro tema centrale. La FINMA ha chiarito quali sono gli aspetti considerati come rischi particolari nei modelli aziendali dei trustee e le sue aspettative in materia di obblighi di fedeltà e diligenza.


La registrazione e le presentazioni del seminario sono disponibili sul sito Internet della FINMA:
https://www.finma.ch/it/documentazione/dossier/dossier-vermoegensverwalter-und-trustees/fachtagung-vermoegensverwaltung/